Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

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Vettese, Angela 45 occorrenze

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

, come parziale è l’angolo di visuale da cui parte questo libretto. Non è affatto facile trovare l’Arte con la maiuscola in mezzo a quello che può

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colombiana Doris Salcedo scende fino a coprire parte delle finestre e a generare una cappa opprimente: l’arte contemporanea non ha un linguaggio unico

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Peraltro, la maggior parte degli artisti non ha mai abbandonato la tradizione manuale. È il caso di Gerhard Richter, che da cinquant’anni applica ciò

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Qualcuno può obiettare che l'arte antica ci offre un’emozione più immediata. Cosa falsa nella maggior parte dei casi, tranne che per qualche dipinto

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Prendere parte, come artista o curatore, a uno dei padiglioni nazionali veneziani è ancora considerato un traguardo prestigioso, così come lo è l

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messa in scena avviò la riflessione su alcuni quesiti di primaria importanza, come il chiedersi che cosa significhi far parte di un gruppo etnico, di

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misura minore la Germania, sono risultate dominatrici incontrastate dell’arte nella prima parte del Novecento, quando si sono fatte strada con vigore

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volutamente antidogmatico, la parte più pura del suo lavoro, dedicata a «crateri» e «tagli», a quella realizzata con spirito barocco e kitsch. L’idea che

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, nonostante al presidente Truman interpretando i gusti della maggior parte degli americani sia stata attribuita la frase «Se questa è arte, io sono un

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: da una parte, la condanna per l imitazione del vero che appare nel X libro della Repubblica, dall’altra, l’ammirazione per ciò che oggi chiameremmo

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sciogliere. Ma non occorre essere in Cina per far parte di un sistema a cui in teoria non si vorrebbe partecipare. La cosiddetta «Public Art», ad esempio, ha

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. Vincenzo Agnetti realizzò Libri dimenticati a memoria bucando la parte che avrebbe dovuto recare lo scritto e trasformandoli in grandi cornici

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. Il bisogno di partecipazione emotiva e di sentirsi parte di un tutto universale è oggi più che mai vivo, forse per contrastare un progresso

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Ci sono casi in cui gli artisti affrontano il loro bisogno di assoluto con un atteggiamento in parte pii! giocoso, come Pierre Huyghe, che ha

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Factory, come quella voluta da Andy Warhol, che aveva chiamato a lavorare con sé musicisti, film-makers, attori, performer, tutti parte di una catena di

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felicemente di quella «casa», tanto che ci furono altri artisti che vi presentarono i loro lavori senza doversi preoccupare di permessi e consensi da parte

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solo perché la nostra mente e la nostra vita li assembla tra loro; un universo di cui sappiamo di conoscere solo una piccola parte esterna a noi e una

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nella storia manufatti, opere e altri segni concreti. L’arte contemporanea è parte di questo iter. In termini di tecnologia e della sua ricaduta in

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sinistro, dalla parte del cuore, per la performance Shoot; lo sparo avvenne da una distanza di circa cinque metri e un piccolo errore avrebbe potuto

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manipolazione del corpo da parte della politica, dell’economia e della finanza. La paura di un uomo mutante o robotizzato è cosa antica, passa dal mito del

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Accettiamo di buon grado che gli affreschi di Giotto non parlino della sua persona; la mancanza di autobiografia da parte di certi artisti

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soltanto con l’iniziale puntata. I giochi di parole furono moltissimi sia nel lavoro di Duchamp sia in quello dei suoi compagni dadaisti, in parte suggerito

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energia. E forse è in parte già così: nelle zone depresse delle megalopoli molti bambini si guadagnano il cibo per sopravvivere e la colla con cui

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figlio adottivo alla sua morte precoce, per quanto allontanata da una disciplina di vita divenuta anch’essa parte del mito. L’epoca del social network non

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Manifesto Antropofago e con esso ha influenzato un movimento, il Tropicalismo, di cui fecero parte anche musicisti come Gilberto Gil e Vinicius de Moraes

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Anche i mezzi di registrazione meccanica dell'immagine sono entrati a far parte del fare artistico. Come aveva previsto Walter Benjamin nel saggio

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negli anni Novanta; le mostre che hanno impostato la riflessione su questi temi da parte dell’arte visiva hanno avuto titoli suggestivi ed espliciti

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parte della loro fortuna. Prima ancora, futuristi, dadaisti e surrealisti furono abilissimi nel suscitare sconcerto e disorientamento. Stupire i

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forza d’animo e voglia di lavorare. Vista da questa prospettiva, la depressione paralizzante che fa parte del mito del bohémien saturnino è poco

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entrare nelle collezioni private e/o museali, far parlare di sé sulla stampa, prendere parte a concorsi, residenze e premi. Frequentare una buona

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Le modalità con cui un artista si inserisce e dialoga dentro e fuori il sistema sono molteplici. Può capitare che, lasciati da parte timori e

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musei; o del tedesco Hans Haacke, che ha sempre dedicato una parte del suo lavoro a mettere a nudo le relazioni tra le istituzioni artistiche e i loro

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’isola di Sant’Erasmo, dalla quale tradizionalmente proveniva alla città di Venezia buona parte dei vegetali. Si è appoggiata per questo all'azienda

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Una parte consistente del sistema dell’arte si è coagulato nella complessa rete che riguarda la costruzione delle mostre, che sono diventate il

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del pubblico parte dell’opera stessa. Al contempo, lo stesso pubblico è talmente condizionato dalla regola del «non toccare» che spesso si devono

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una serie di «agenti» e con una parte dello staff collocato a Kabul e composto di afgani. Il curatore individuale regge solo in casi di particolare

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alla capacità di gradimento da parte di altri curatori e mercanti: non di rado, la ricaduta più evidente di questi regesti è di carattere commerciale.

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al gruppo impressionista, rifiutato al Salon ufficiale, una sorta di autogestione; i Salon, d’altra parte, prevedevano da sempre la presenza di

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cui collezione, una delle più grandi e prestigiose al mondo, fu ceduta in gran parte allo Stato spagnolo nei primi anni Novanta (da qui nacque il

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far parte di una collezione in quanto consisteva nell’acquisto dei diritti di un personaggio minore dei Manga giapponesi: una ragazzina a cui diedero il

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A partire dagli anni Ottanta, comunque, la maggior parte del collezionismo si è definita come un feticistico acquisto di opere catalogate con foga

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simbolico, la maggior parte dei galleristi ha imparato a collocare le opere non in ordine di richiesta, ma in ordine di importanza del collezionista

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dalla caccia al tesoro. Né va sottovalutata la ricompensa sotto forma di fama da parte del mecenate: l’impegno civico e culturale, da un lato, e la

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sappiamo del suicidio di sua sorella adolescente, se ignoriamo il fatto che il suo lavoro si è evoluto mentre gran parte dell’avanguardia newyorkese

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esecutiva delle nuove tecnologie o da un lavoro a più mani. Questo non significa che l’artista non abbia più parte nel processo creativo. Spesso è l'idea a

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